Un capitolo a parte è quello di Brescia coi suoi fortuiti recuperi artistici, dissotterrati dal suolo per essere valorizzati dall’uomo. Esempi fra questi sono stati l’area del Capitolium e la statua bronzea della Vittoria Alata. Il tempio capitolino fu scoperto nel 1823 da una campagna di scavi promossa dall’Ateneo di Brescia in sinergia con la municipalità. Tutto cominciò quando sbucò dal terreno un basamento sommitale marmoreo di una colonna. Nonostante alcune battute di arresto, il tempio fu ricostruito nelle sue forme originali con annesse le tre celle per contenere la triade capitolina.
La dedica sul frontone del tempio vuole rendere una benemerenza all’imperatore Vespasiano (73 d.C.) Lo stesso imperatore fece edificare anche il teatro romano attiguo al Capitolium. Questo luogo di svago per gli abitanti dell’epoca poteva contenere fino a 15.000 persone a oggi è uno dei teatri intatti e meglio conservati dell’Italia settentrionale.