Percorsi Classic
Ogni volta che mi accingo a partire per una visita guidata, chiedo sempre ai presenti cosa sanno di Brescia e della sua provincia. La risposta è avvilente: niente o poco. A quel punto, con dolcezza, incalzo e fornisco io gli spunti: “Se vi dico Papa Paolo VI? Che dite della Mille Miglia? Se vi dico Beretta Armi? Oppure la Valle Camonica, primo sito italiano iscritto al patrimonio dell’Unesco nel 1979?” Compiaciuti, i miei ospiti sorridono e concordano con entusiasmo.

Il castello di Brescia
A Brescia svetta un castello medievale, così massiccio e possente, a breve distanza dal centro cittadino, visibile già dalle strade. Il suo profilo è scandito da torri, con bastioni sui versanti laterali posti a difesa del luogo, tunnel coperti e scoperti. Una vera sentinella di pietra posta a difesa di attacchi e incursioni da parte dei signori europei, soprattutto interessati ad espugnare la città nel corso dei secoli.
Le piazze di Brescia
Dettiamo apertamente la tesi che Brescia non è poi così anonima come si crede, c’è solo da riconoscere e apprezzare la sua anima così pulsante che punta all’internazionalità. Brescia fu la terra natia di un papa, Paolo VI, il papà dell’arte. Terra di motori e della Freccia Rossa: la Mille Miglia, che Enzo Ferrari definì “la corsa più bella del mondo”.


Il Museo di Santa Giulia
Il complesso di Santa Giulia è composto da chiostri e tre chiese, San Salvatore, il Coro delle Monache e Santa Maria in Solario, che contiene la preziosa croce gemmata di Re Desiderio. Tali spazi sono disposti a diverse altezze. Qui si evincono le fasi evolutive delle città fino a oggi, mostrandone la crescita per gradi.
L'area del Capitolium e la nuova residenza della Vittoria Alata
Un capitolo a parte è quello di Brescia coi suoi fortuiti recuperi artistici, dissotterrati dal suolo per essere valorizzati dall’uomo. Esempi fra questi sono stati l’area del Capitolium e la statua bronzea della Vittoria Alata. Il tempio capitolino fu scoperto nel 1823 da una campagna di scavi promossa dall’Ateneo di Brescia in sinergia con la municipalità.


La pinacoteca Tosio Martinengo
Come si fa a non perdere la testa visitando la pinacoteca Tosio Martinengo? E’ una collezione arricchita nel corso del tempo, e si costituisce principalmente di opere donate alla città di Brescia da parte del Conte Paolo Tosio e il Conte Leopardo Martinengo da Barco, insieme ad altri lasciti, che ne hanno ingrandito il nucleo patrimoniale d’origine.
Il Carmine, un melting pot urbano
Il quartiere del Carmine nell’immaginario collettivo è simbolo di una Brescia sacra da un lato, rappresentata dalla chiesa di Santa Maria del Carmine, insieme ai suoi chiostri con l’impianto conventuale, mentre da un lato questo angolo cittadino rappresenta la parte più libertina e dedita ai piaceri.


Lago di Garda coast to coast
Il lago di Garda ha il primato di essere lo specchio d’acqua più esteso d’Italia: si estende su tre regioni, a settentrione col Trentino Alto Adige, la costa occidentale appartiene alla Lombardia mentre la costa orientale appartiene al Veneto. Quest’area gode di un microclima endemico, con temperature miti anche d’inverno.
Lago d'Iseo, Valle Camonica e Franciacorta
Il lago d’Iseo, conosciuto come Sebino, è la porta della Valle Camonica: il suo territorio si espande fra le province di Brescia e Bergamo e le sue acque ospitano Montisola, che come dice già il nome è sia un monte che un’isola, detenendo il record di essere l’isola lacustre più grande d’Europa. Il Lago d’Iseo è incluso nella riserva della biosfera dell’Unesco della Valle Camonica.
